Candeggina, ammoniaca e alcol etilico sono tra i prodotti per la pulizia più comuni. Si tratta di soluzioni tradizionali, economiche e super efficaci probabilmente presenti in ogni casa.
Si trovano in qualunque supermercato e spesso, forse proprio per questo, la loro azione viene sottovalutata. Attenzione, però, si tratta di detergenti professionali da usare con estrema cautela. Bisogna controllare bene il dosaggio e la diluizione e indossare sempre guanti e mascherina quando li utilizziamo.
Candeggina o varechina?
La candeggina è una soluzione acquosa con una concentrazione variabile (dall’1 al 25%) di ipoclorito di sodio. Giallo paglierino e dal caratteristico odore penetrante, viene utilizzata comunemente come sbiancante e disinfettante.
Il suo utilizzo domestico è così diffuso che viene indicata con nomi diversi nelle varie regioni d’Italia. In Toscana, per l’appunto, è varechina, mentre altrove viene chiamata conegrina, niveina, nettorina o acquetta. Non pensiamo, però, che si tratti di un prodotto “da casa”, quasi innocuo.
In realtà, l’ipoclorito di sodio è un sale particolarmente instabile che non viene mai commercializzato puro. Ha un pH decisamente alcalino, di circa 12, e un’azione ossidante. Tutte le soluzioni che contengono ipoclorito di sodio sono irritanti e caustiche: importantissimo quindi proteggere le mani e avere la massima cura nell’evitare il contatto con gli occhi.
Attenzione soprattutto alle reazioni con le altre sostanze. Con l’acido muriatico sviluppa cloro, che irrita le mucose e provoca ustioni cutanee. Insieme all’ammoniaca libera clorammine, ad elevata tossicità. Unito all’alcol etilico, infine, genera cloroformio, un composto nocivo all’ambiente e alla salute umana, con un effetto deprimente sul sistema nervoso centrale.
La candeggina è prima di tutto – come dice il nome stesso – un potente sbiancante. Va usata diluita e gli abiti vanno lasciati in ammollo senza detersivo per massimo 30 minuti, quindi sciacquati e lavati normalmente in lavatrice.
La candeggina serve anche a igienizzare, sia i capi resistenti che le superfici. Per i lavaggi in lavatrice, basta versarla nell’apposita vaschetta degli additivi. È perfetta per asciugamani, lenzuola, strofinacci, spugne e panni in microfibra.
Come igienizzante per le superfici, invece, tutto dipende dal tipo di sporco. Più è ostinato, meno va diluita. Quando è pura o quasi serve sempre un risciacquo accurato e una buona ventilazione degli ambienti. Igienizza alla perfezione pavimenti, piastrelle, maniglie, porte, cassetti e scaffali. Usata pura pulisce perfino le piastrelle della terrazza, i mobili da giardino e i cerchioni della macchina!
Ammoniaca
L’ammoniaca è un composto dell’azoto che si presenta in natura come un gas incolore, tossico, dall’odore pungente. In commercio si trova disciolta in acqua e può essere utilizzata per pulire, sgrassare e igienizzare praticamente ogni angolo della casa.
Va sempre usata diluita, perché potrebbe danneggiare le superfici. Obbligatori guanti e mascherina, sempre con le finestre aperte o comunque una buona ventilazione.
Ha un’azione sgrassante molto forte, che la rende perfetta per la pulizia di fornelli, cappe, griglie, forni o pavimenti con sporco grasso. Elimina ogni opacità da vetri, specchi, cristalli e cromature. Igienizza anche tessili e abiti, rimuove le macchie dal bucato senza decolorarlo e rinnova tappetie moquette.
Non va mai mischiata con la candeggina e il suo utilizzo richiede qualche precauzione. Come tutti i detergenti professionali, infatti, può causare sintomi anche molto gravi in caso di contatto o inalazione.
Sia la candeggina che l’ammoniaca rimuovono la muffa. Mentre l’ammoniaca si usa solo diluita, la candeggina si può usare anche pura, per le macchie più scure. Le stanze trattate vanno ventilate molto bene altrimenti, oltre al prodotto, si rischia di inspirare anche le spore della muffa che si sono distaccate dal muro.
Alcol etilico
L’alcol etilico, o etanolo, si presenta come un liquido incolore estremamente infiammabile. È comunemente utilizzato come disinfettante perché riesce a eliminare batteri, funghi e virus.
Adesso che abbiamo la necessità di sanificare le mani senza acqua, l’alcol è indispensabile per la composizione di gel igienizzanti. Quelli almeno al 70% sono i più efficaci e garantiscono la massima sicurezza sanitaria.
Per la pulizia, l’alcol etilico si usa in moltissimi ambienti. Per vetri, piastrelle e pavimenti (esclusi parquet e cotto) lucidi e senza aloni, per superfici in metallo o acciaio perfettamente igienizzate o anche per la rimozione di macchie ostinate: l’alcol è davvero uno di quei prodotti alla base della pulizia.
Elimina anche i residui di colla e deterge a fondo i metalli preziosi e i gioielli. Insomma, un detergente davvero efficace, da usare chiaramente con le dovute accortezze.
Riassumendo, candeggina, ammoniaca e alcol etilico sono detergenti professionali molto comuni anche per uso domestico. Usati con le giuste precauzioni, assicurano una pulizia e un’igiene profonda per pavimenti, superfici e tessuti.